Necrologio 2016
Il 2016 è prossimo alla conclusione, un altro anno demm… che oltre
alle decine di morti nel mondo dello spettacolo ci lascia in eredità una
serie di ritiri eccellenti.
Steven Gerrard
36 anni
Figlio della
Kop, bambino prodigio, capitano e leggenda dei reds. Artefice della più
folle delle vittorie in Champions, di lui resta il rammarico di non aver
raccolto quanto meritato e di avere sulla coscienza l’errore che costò al Liverpool l’unica vera occasione di riportare a casa la Premier League.
Miro Klose
38 anni
Forse il più grande bomber dai tempi Gerd Muller (anzi, i numeri
invitano a togliere quel forse), solo che nessuno lo sa. Un esempio di
campione silenzioso. Per un omaggio come si deve vi invito a leggere qui.
Luca Toni
39 anni
Cannelloni, Luca Toni, pepperoni, Luca sei per me… numero uno!
37 anni
Da anonimo sosia di Francescoli a idolo di tre tifoserie, da Buenos
Aires, a Genova, a Milano, e poi la Champions che non gli valse neanche
una nomination al Pallone d’Oro. Addio mio dolce Principe.
35 anni
Colonna dell’ultimo Manchester di Alex Ferguson, l’ultimo vero Manchester. Per lui una Champions e un caso di stalking.
41 anni
Un maestro del calcio, tecnico, elegante, intelligente. Chi ha giocato
con lui non riesce a non fargli i complimenti. Per Jugovic era più
facile giocare bene con Valeron al proprio fianco. Trovatosi prigioniero
di un’epoca che non era la sua, troppo veloce e fisica per le sue
fragili spalle, valgano però le parole di uno che in questa epoca ha
dimostrato di trovarsi decisamente a suo agio, Andrès Iniesta: «Valeron è uno di quei giocatori per cui vale la pena pagare il biglietto.»
Alex
34 anni
No, non è Alexandro de Souza, il nostalgico ex Parma e Fenerbahce di cui parliamo qui, bensì Alex Rodrigo Dias Da Costa, l'appesantito difensore del
Milan che Mexes e Zapata, loro malgrado, si sono guardati bene dal fare sfigurare. Alex
però non era solo il ciccione visto da noi, centralone con il senso del
goal in area era uno specialista delle punizioni. Un posticino tra
Branco, André Cruz, Roberto Carlos e Juninho glielo teniamo.
Mikel Arteta
34 anni
Promessa mai del tutto sbocciata, all’Everton seppe riguadagnarsi parte
di quello che la sua carriera gli aveva promesso in gioventù. L’ultimo
capitano dell’Arsenal che conosco.
33 anni

Bobby Zamora
35 anni
Qui da noi non è molto conosciuto ma in Inghilterra gode di uno stato
di idolo ovunque sia passato… oddio forse al Tottenham no, però i tifosi
di QPR, West Ham e Fulham lo ricordano così.
Etichette: Alex, Bobby Zamora, Diego Milito, Fernando Cavenaghi, Juan Carlos Valeron, Luca Toni, Mikel Arteta, Miroslav Klose, Necrologi, Nemadja Vidic, Nostalgia, Personaggi, Steven Gerrard
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