sabato 4 agosto 2018

Best of maglie 2018-2019

Dopo post torrenziali e ricostruzioni storiche degne della Notte della Repubblica che nessuno leggerà mai, un pezzo estivo sulla stagione che sta per iniziare, estemporaneo come una stagione di Bonucci al Milan.


Alle prese con amichevoli dal sapore europeo sui sempre meno esotici campi del Nordamerica e dell'Estremo Oriente, le squadre approfittano dell'estate per presentare i nuovi acquisti e sfoggiare le divise cucite per loro dalle varie case di abbigliamento sportivo. Ecco una personale classifica dei kit più belli che vedremo la prossima stagione.

10 Tottenham - Nike
Nonostante la mia atavica avversione per il minimalismo ai confini della sciatteria mostrato da Nike negli ultimi anni, è il Tottenham ad aprire questa classifica del mio cuore. C'è solo un dettaglio a fare la differenza tra una maglia anonima e una apprezzabile, oltre al debole che provo per le tinte sfumate. Un inutile bianco si estende fino a tre quarti di maglia quando delle sottili strisce blu fanno capolino. Lo spessore aumenta e la trama si infittisce fino a diventare una tinta unita blu che ben si sposa con i pantaloncini dello stesso colore. Il confine tra una bella maglia e una maglia di merda è spesso sottile, in questo caso è sfumato.


9 Betis - Kappa
Con due anni di anticipo il Betis ha rescisso il contratto con Adidas per tornare alla vecchia partnership con Kappa. Una scelta, quella di lasciare la strada nuova per la vecchia, che non può  che essere salutata con piacere su questo blog, soprattutto alla luce di quanto Adidas ha avuto il coraggio di produrre per il suo cliente. Con questa nuova maglia, semplice ma non sciatta, si riapre una storia iniziata più di vent'anni fa e che ha coinciso con il periodo di maggior successo della seconda squadra di Siviglia con un quarto posto in Liga, la Champions League, una vittoria in Coppa del Re e l'arrivo di giocatori importanti come Denilson e Marcos Assunçao.


Betis e Kappa: una storia lunga quattordici maglie.

8 Lazio - Macron
Alla Lazio piace vincere facile e commissiona alla Macron l'ennsima riproposizione del modello storico della stagione 1982-83 con l'aquila e tutto il resto, manca solo lo sponsor Seleco. Avessi fatto questa classifica tre anni fa, la sua posizione sarebbe stata ben più alta.


7 Bayer Leverkusen 2a - Jako
Trent'anni fa il Bayer Leverkusen alzava la Coppa UEFA con un'insolita maglia bianca graffiata da sottili strisce trasversali rosse e nere. Quest'anno Jako celebra quella storica vittoria riproponendo il modello dell'epoca privo solo del logo Bayer, che nel frattempo ha lasciato il posto alla meno iconica compagnia di assicurazioni Barmenia. Alla scritta "Werkfself", la "Squadra della fabbrica", apposta sul retro, il compito di ricordare l'origine aziendale delle "Aspirine". 


6 Bologna 2a - Macron
Disegno classico con belle tonalità scure per la prima maglia ma è la away a rubare la scena. Ispirata al modello della stagione 1980-81, strisce orizzontali rosse e blu compongono un disegno semplice ma abbastanza inconsueto al giorno d'oggi, che si sviluppa sulla parte superiore della maglia e circonda il collo incorniciando anche il nome del giocatore sul retro della maglia.


5 Everton - Umbro
Sono un vecchio col cappello che sbraita su Blogger... neanche Wordpress (!), di conseguenza non noto molte differenze quando guardo un abito di haute couture firmato Valentino e una maglia di poliestere Umbro. A dire la verità la nuova maglia dell'Everton ha diversi particolari che non possono dirsi propriamente classici, vedi l'effetto denim (e la memoria va subito alla "denim jersey" degli USA ai Mondiali 1994) che domina la parte centrale o il suo interrompersi a livello delle maniche per poi riprendere, grazie a Dio, di dietro. Ne risulta un prodotto moderno che incorpora con stile i classici bottoni sotto il colletto e la fantasia simil-greca disegnata dal logo del doppio diamante di chiara ispirazione anni Ottanta-Novanta. La scritta Angry Birds sulla manica invece... beh, quella è una merda.



4 Stoccarda - Puma
Non male la divisa che Puma realizza per lo Stoccarda in occasione del suo 125° anniversario. Un modello speciale nel quale evidentemente i designer della casa tedesca non hanno avuto piena autonomia visto le oscenità messe in mostra quest'anno da Arsenal e Borussia Dortmund. La maglia dello Stoccarda invece è sobria ma ricca di dettagli, a cominciare dal collo, ornato da una riga rossa capace di donargli l'eleganza che solo un colletto avrebbe potuto dargli. Lo stemma è posto al centro e si sovrappone nel punto giusto con la banda rossa su cui trova posto il marchio Mercedes. Guardando con attenzione in alto a destra si scorge inoltre la sagoma di un secondo stemma impresso sul tessuto e raffigurante i tre leoni simbolo del Regno di Württemberg di cui Stoccarda era capitale. Anche dietro l'attenzione per i dettagli non manca, con la banda rossa che avvolge la maglietta lungo tutta la sua circonferenza, evitando l'insopportabile tendenza a interrompere disegni e fantasie sulle spalle o sui fianchi, e i font ricercati utilizzati per il numero e per i nomi di giocatori e squadra.


3 Liverpool - New Balance
A ulteriore dimostrazione di come senza strafare si possano raggiungere ottimi risultati, New Balance disegna per i Reds un adorabile colletto a polo, apprezzabile sia aperto che chiuso dall'apposito bottone. Discorso simile vale per la seconda maglia dell'Espanyol realizzata da Kelme, alla quale ho preferito questa del Liverpool solo per la riga bianca inserita sul colletto e per il disegno geometrico che si sovrappone discreto sul bel rosso scuro di fondo.




2 Chelsea - Nike
A sorpresa Nike si piazza per la seconda volta in questa classifica portando sul podio la sua solita maglia tecnica di Decathlon con apposto il logo della squadra di turno. A capovolgere le sorti di questo progetto destinato al fallimento ci ha pensato la "rivoluzionaria" idea di aggiungere qua e là qualche striscia bianca e rossa, un particolare che, se da una parte rende un pochino gay la nuova maglia del Chelsea, dall'altra richiama più o meno volontariamente il look sbarazzino dei modelli di inizio anni Novanta prodotti da Umbro. Sempre apprezzabile infine la scelta di non lesinare sul colore ed estendere anche sul retro la fantasia utilizzata davanti. Le strisce che si interrompono sulle spalle fanno cag**e.


1 Napoli - Kappa
Un'altra baracconata di De Laurentiis verrebbe da dire a un primo distratto sguardo. Dopo la trovata della maglia mimetica di quattro anni fa (kitsch al punto da diventare probabile oggetto di rivisitazione tra una decina di anni) il pubblico mugugna in sala ed è pronto allo sghignazzo, eppure... Eppure le diverse tonalità di azzurro ben si amalgamano in questa trama irregolare che disegna sulla parte bassa della maglia il volto minaccioso di una pantera. Un template originale che sembra rubato da un bozzetto Puma dedicato alla maglia di qualche squadra africana e che invece porta la firma di Kappa, come ci ricorda per ben sette volte su entrambi i lati il logo della casa di Torino. 


Bonus track
Lecce 2a e 3a - M908
Menzione d'onore per il Lecce neopromosso in Serie B che, scaduto il contratto con Legea, ha deciso di fare tutto in casa lanciando il marchio M908, ispirato dalla data di fondazione del club, che proprio quest'anno festeggia i 110 anni di storia. Se la prima maglia non si segnala per particolari rilevanti, le altre due non passano inosservate. La seconda affianca un bianco tinta unita a uno strano disegno grigio che ricorda un muro a secco e che forse intende richiamare i tetti in pietra dei trulli. Una linea spezzata gialla e rossa taglia trasversalmente una maglia che non mi ha ancora conquistato ma da cui fatico a distogliere lo sguardo. La terza è meno appariscente e presenta un blu notte che va a spegnersi sui palazzi storici del centro di Lecce rappresentati sul fondo della maglia. Due sottili striscie gialle e rosse danno il pizzico di colore a un template che rischiava di essere un po' monotono. Davvero intrigante.


Per una volta tanto guardiamo alla stagione che viene e non a quelle passate.

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