Ángulo Inverso
Era davvero necessaria questa introduzione? Direi di no, cercavo solo il modo più tortuoso possibile per ricordare che c'è stato un tempo non troppo lontano, ma che pare distante anni luce, in cui lo spagnolo per tutti era realtà, democraticamente accessibile anche a quelle masse di plebei a cui gli abbonamenti a Pay-per-view, TV satellitare, digitale terrestre sono ed erano preclusi. Questo sogno di democrazia diretta, dal basso, corinthiana oserei dire, prendeva corpo ogni fine settimana a orari variabili tra il pomeriggio e la seconda serata su TMC e si chiamava Liga. Erano gli anni Novanta e la vecchia Telemontecarlo ci deliziava con gli incontri di Real Madrid, Barcellona, Atletico o con dirette da campi esotici, allora lo erano davvero, come il Riazor di La Coruña o il San Mamés di Bilbao. Per quei fortunati, mi auguro ci sia anche qualcuno di voi, che ricordano con nostalgia quei tempi di Liga liberalizzata, il livello succesivo all'aggiungere la 's' alla fine di ogni parola credendo di parlare spagnolo era rappresentato da locuzioni come tarjeta amarilla, tarjeta roja, entra y sale in occasione delle sostituzioni e appunto ángulo inverso. Ogniqualvolta c'era un replay eccoti spuntare quella curiosa espressione che non voleva significare altro che una ripresa dal lato opposto del campo.
Ecco, questo blog non vuole significare molto di più di quello che è, una collezione di ricordi e riflessioni su calcio e dintorni da parte di un tizio qualsiasi cresciuto tra gli anni Novanta e Duemila (se proprio vogliamo metterceli), cioè nell'era di mezzo, quell'era che non era più e che non era ancora, un'era che a mio modo di vedere rappresenta il momento di passaggio dal tempo degli eroi romantici di fango e polvere (di varia natura) a quello degli idoli a cristalli liquidi di oggi.
Etichette: Angulo inverso, Anni 90, Liga, Nostalgia, Televisione, TMC/Telemontecarlo
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